DI STEFANO AMBU
La nuova avventura in acqua di Luna Rossa in vista della prossima sfida di Coppa America a Barcellona nel 2024 è cominciata a Cagliari, nel mare davanti al Molo Ichnusa. Si parte con un prototipo, una barca in scala, più piccola rispetto alla Ac75 che sfiderà New Zealand e soci. Ma futuristica e ambiziosa in vista della competizione spagnola. Miuccia Prada, madrina del varo, ha rotto la tradizionale bottiglia sulla prua dell'imbarcazione con la fatidica frase "Io ti battezzo".
Accanto a lei Patrizio Bertelli (presidente del team Luna Rossa Prada Pirelli), Marco Tronchetti Provera (vicepresidente esecutivo e CEO di Pirelli), Max Sirena (team direcrot e skipper) e Agostino Randazzo (presidente del Circolo della Vela Sicilia). Sirena l'ha ribattezzata subito barca-palestra. Avvertendo già i velisti che sarà difficile da domare. Ma il senso è questo: complicarsi la vita adesso per guadagnarsi la strada in discesa man mano che si avvicina la grande sfida spagnola.
A bordo sarà testato ogni giorno il programma di ricerca e sviluppo che porterà al disegno del nuovo AC75. Il prototipo Luna Rossa è stato ideato, disegnato e costruito nella base di Luna Rossa Prada Pirelli nel rispetto delle norme imposte dal protocollo della 37/a America's Cup. Costruito in composito di carbonio, la sua realizzazione ha richiesto quasi 10 mesi e oltre 30.000 ore di lavoro da parte di più di 25 persone e 40 membri del team design. Livrea bianco-rosso-nera a disegni geometrici.
Le sessioni di allenamento in mare inizieranno nei prossimi giorni e prevedono una rotazione dell'equipaggio affinché tutti prendano confidenza con questa imbarcazione. Intanto ci sono nuove possibilità per vedere a Cagliari un'anteprima della Coppa America, magari con le World series, nel 2023. "Ci stiamo lavorando - ha detto lo skipper Max Sirena - ma non dipende da noi, ma dalle istituzioni sarde e dal defender. So che c'è stato un incontro, mi riferiscono che sia stato positivo, tra autorità locali e New Zealand. Dovrebbe svolgersi fra un anno".
Il patron Patrizio Bertelli vuole vincere e insiste: "L'America's Cup è stata sempre dominio degli anglosassoni - ha detto - e a volte mi chiedo che differenza che differenza ci sia tra noi latini e loro: cerchiamo soluzioni complesse e articolate. E forse questo diventa uno svantaggio. Ma l'ultima volta stavamo facendo bene: il Covid ha frenato il nostro sviluppo tecnologico, eravamo molto avanti". Il budget per la nuova sfida è di 90-95 milioni. "Con molte variabili - ha detto Sirena - questa volta a causa della guerra: i costi dei materiali ferrosi stanno aumentando. Molti acciai speciali arrivano proprio dall'Ucraina. Ma, quando abbiamo capito come sarebbe andata a finire, abbiamo acquistato in anticipo grandi quantità di quei materiali".