(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 14 NOV - Chantal Delsol - nel
libro "La fine della cristianità e il ritorno del paganesimo"
(edizioni Cantagalli) - sentenzia senza troppi giri di parole la
fine della cristianità, della civiltà che per quasi due millenni
ha intriso l'occidente. Riecheggiano in questo libro le parole
di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI che affida la custodia e la
memoria della cristianità a minoranze creative, che la Delsol
chiama "testimoni", agenti segreti di Dio.
L'analisi della filosofa francese è sferzante e provocatoria
quasi cinica, scevra di quella nostalgia che offusca il giudizio
e l'analisi dei fatti e della storia. Pensare, come in molti
fanno, ad un risorgere della civiltà cristiana ("dei bei tempi
che non ritornano più") per l'autrice è utopistico e non
funzionale alla bellezza e alla forza del cristianesimo. Delsol
ritiene dunque che la cristianità è definitivamente tramontata e
soppiantata, non dall'ateismo o dal nichilismo, ma da un nuovo
paganesimo che venera qualsiasi astrazione iconica dei valori
promossi dalla cristianità. Così sorge una nuova religione ove
vengono venerate le piante, gli animali, l'uomo, la tecnica, il
progresso etc., che rappresentano immagini sbiadite di quei
valori "cristiani" che sono stati separati dalla fede grazie ad
una sorta di "crociata anticristiana", ma poi riciclati in una
nuova religione che non ha una tradizione.
Un modo di vivere è finito e l'autrice descrive "la storia di
una sconfitta ove tutto è stato aspramente difeso e nulla si è
salvato". Ma c'è "una fiammella" che è rimasta ancora accesa, e
si muove nel buio in attesa che un cuore ed una mente
pacificata, affrancata dai rancori del passato, alimenti di
nuovo "una fiamma che illumini il futuro dell'umanità e del
mondo". (ANSA).
La fine della cristianità, un nuovo libro di Delsol
Edito da Cantagalli il saggio della filosofa francese
